[mamecab #1] Costruire un cabinato arcade con mame

Test MAME sul televisore

Chi è cresciuto negli anni 80-90 sicuramente conoscerà i cabinati da bar (abbreviati solitamente a “cab” o conosciuti anche come coin-up) anche se la loro origine risale alla fine anni ’70 – inizio anni ’80 con i famosissimi tetris, space invaders e pac-man (giusto per citarne alcuni).
Inutile dire che per moltissime persone, io compreso, il desiderio di possederne uno a casa è sempre stato molto forte… e allora perchè non costruirne uno?

MameCab logo

Per quanto mi riguarda, i momenti più belli passati sui cassoni da bar sono quelli con gli amici sui famosi metal slug, time crisis e sega rally (tutti e tre della metà anni novanta circa, quindi già recenti) però la tecnologia va avanti e rigiocarli a distanza di anni su console (attraverso remake o altri capitoli) o addirittura emularli su computer non restituisce le stesse emozioni di cui abbiamo ricordo.

Senza andare troppo sul tecnico, i motivi di questo cattivo invecchiamento sono riscontrabili in tre punti:

  • monitor oramai tecnologicamente differenti: ironia della sorte, proprio i monitor ad alta risoluzione di oggi sono nemici delle basse risoluzioni! e hanno una differente resa cromatica.
  • comandi/controller differenti (anche se esistono joystick arcade per computer e console).
  • diversa esperienza di gioco (per me è forse il punto fondamentale).

Per quanto riguarda il problema del monitor esistono diversi escamotage da adottare con schermi più moderni (configurazioni/filtri particolari da adottare con l’emulatore utilizzato) ma comportano vari problemi e sopratutto non restituiscono un ottimo risultato; la soluzione migliore e più comoda stà nel utilizzare un vecchio televisore CTR (tubo catodico) che garantisce dei risultati pressochè identici ai monitor arcade impiegati nei cabinati originali e sopratutto non necessitano di accorgimenti software che richiedono solamente ultileriori risorse hardware durante l’emulazione.
Dal lato dei comandi e dall’esperienza di gioco c’è da dire che ogni software (videogioco) è sviluppato attorno ad un certo tipo di hardware quindi i risultati migliori, in teoria, si otterrebbero appunto ricreando la struttura (il cabinato) nei minimi dettagli affiancata da un’ottima emulazione del software: se ci pensate attentamente, non era solo il videogioco a rendere belli quei momenti e quei ricordi ma anche il dover inserire ogni volta le monete, dover stare in piedi magari con qualcosa da bere appoggiato sulla plancia dei comandi, le luci e le casse audio posizionate sopra la nostra testa, una sola monetine per iniziare a giocare e un ultimo game over per perdere la partita senza salvaggi.

Detto questo, darò una linea guida su come crearne uno raccontandovi del mio cabinato che sto costruendo; il suo funzionamento è molto semplice in quanto all’interno sarà presente un computer su cui verranno emulati tutti i giochi voluti tramite l’utilizzo di appositi emulatori.
Il progetto però è meglio dividerlo in due parti:

  1. L’installazione e configurazione del computer (nel quale installaremo un emulatore multiplo di macchine arcade chiamato MAME e volendo anche ulteriori emulatori) e il collegamento delle periferiche necessarie (televisore, pulsantiera, eccetera)
  2. La progettazione e creazione del cabinato che conterrà il computer e tutto il necessario

Andando per gradi, partiamo con analizzare il punto 1 e il materiale necessario allo scopo:

  1. Un vecchio televisore CTR munito di un ingresso SCART (a noi interessa la compatibilità della scart a ricevere segnali in RGB in quanto il segnale RGB risultante è di qualita migliore rispetto a quelli ottenibili collegando il computer alla TV sfruttando un semplice cavo s-video o composito)
  2. un joystick arcade usb da sacrificare e smontare (l’ideale sarebbe averne due per sfruttare la modalità multiplayer) oppure comprare separatamente i pulsanti e leve necessarie usando un’apposita scheda (o una vecchia tastiera da smontare) per interfacciarli con il computer, ma ne parleremo meglio successivamente
  3. un impianto audio a meno che si voglia usare quello interno al televisore; io però opterei ad usare delle casse audio da macchina collegate ad un piccolo amplificatore
  4. un computer da sacrificare (nel senso che sarà da dedicare esclusivamente al cab): per quanto mi riguarda ho rimediato da un mio cliente un vecchio computer che intendeva buttare (amd sempron 3100 che ho overlockato a cui ho aggiunto un misero 1GB di ram e una scheda video ATI radeon 9200 agp, ottima per lo scopo); il computer che ho rimediato non è il massimo ma per i giochi che intendo inserire è più che sufficiente in base ai test che ho effettuato! (giocando :-P ); ricordo che in qualsiasi momento sarà possibile sostituire il computer con uno più potente qualora si trovasse dell’hardware migliore da dedicare al cab e che magari in alternativa andrebbe a finire in discarica
  5. un cavo per collegare l’uscita VGA del computer alla presa SCART sfruttando il segnale in RGB: i cavi vga-scart che si trovano su ebay o nei negozi NON vanno bene perchè sono per proiettori e quindi non adatti al nostro scopo ma piuttosto ne costruiremo uno noi partendo da un semplice schema, uno stagnatore e pochi componenti (1 scart, 1 vga e alcuni componenti si trovano a meno di 10€ nei negozi di elettronica

 

Con questa prima introduzione abbiamo terminato; nel prossimo articolo vedremo invece nel dettaglio come preparare il computer e come realizzare il cavo VGA – SCART
Successivamente verranno dati dei consigli su come realizzare la struttura che conterrà tutto e che diventerà il nostro cabinet arcade ;-)
Nell’attesa della stesura della prossima parte….
…un saluto dal videoludico Purpo XD

Share Button

Rispondi all'articolo

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Stufo di inserire i dati? registrati subito! ci vogliono solo 30 secondi!!!